Oggi è indispensabile possedere le giuste competenze digitali, o digital skill, per essere competitivi e lavorare online sfruttando le potenzialità delle tecnologie digitali
L’evoluzione della tecnologia digitale è una rivoluzione che riguarda tutte le sfere della vita, da quella relazionale a quella consumistica, da quella scolastica a quella lavorativa. Ha cambiato il modo di lavorare, di coltivare i rapporti, di fare i propri acquisti, di imparare e conoscere. Ognuno di noi deve adeguarsi a questi cambiamenti e acquisire nuove competenze per rimanere al passo.
Parliamo delle, ormai famose, competenze digitali, ovvero un universo di abilità che, esattamente come la tecnologia stessa, cambiano e si evolvono senza soluzione di continuità; rimanere aggiornati è l’unica soluzione possibile. Si tratta di abilità tanto tecnologiche quanto relazionali – anche definite digital hard e soft skill – che permettono a professionisti, consumatori e studenti, di utilizzare efficacemente i nuovi strumenti digitali per qualsiasi scopo: dalla creazione di contenuti alla ricerca di informazioni, dallo sviluppo di software all’acquisto dei propri prodotti preferiti, dalla tutela dei dati all’utilizzo dei social network.
Il digital gap
Ma se nella sfera della quotidianità l’utilizzo del digitale ha pervaso lo svolgimento di molte attività, nell’ambito della vita lavorativa la conoscenza di tali strumenti e il loro utilizzo è diventato a dir poco essenziale per tutti i professionisti.
Secondo una stima dell’Unione Europea, il 90% dei posti di lavoro richiede competenze digitali almeno di base e tuttavia nel 2019 più di 75 milioni di cittadini europei in età lavorativa non possedevano tali competenze digitali. Non a caso infatti la Commissione UE ha stabilito che entro il 2025 la percentuale di cittadini con competenze digitali di base dovrà passare dal 56% al 70%. Un tale divario, noto come digital gap, se non colmato potrebbe portare a una reale crisi di competenze tale da portare al crollo del sistema lavorativo. È necessario allora che non solo i cittadini e i singoli lavoratori, ma soprattutto le aziende si impegnino per favorire la diffusione di una vera e propria cultura digitale.
Di che si tratta quando si parla di digital skill?
Per quanto riguarda le competenze più basilari, l’Unione Europea ne ha dato una definizione standard descrivendole come “abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione: l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet”.
Questa definizione generale rimane per lo più legata all’aspetto della cosiddetta alfabetizzazione digitale necessaria per svolgere una vita al passo coi tempi. Altra cosa invece è quell’insieme variegato e complesso di competenze intermedie e avanzate che riguardano il mondo del lavoro.
Le competenze intermedie sono connesse a un utilizzo più specifico delle tecnologie digitali, per il quale è necessario non solo conoscere gli strumenti ma anche saperli utilizzare in maniera critica, per coglierne tutte le sfaccettature e sfruttarli in maniera significativa e vantaggiosa. Per esempio tali competenze sono necessarie per svolgere attività di digital marketing, di creazione e pubblicazione di contenuti, di web, graphic e visual design.
Le competenze avanzate sono invece quelle di tipo più tecnico e si riferiscono prettamente ad attività molto specialistiche come quelle legate alla programmazione, sviluppo e gestione di sistemi informatici e applicazioni, cybersecurity, Intelligenza Artificiale.
L’importanza delle competenze digitali sta nella loro convenienza
Come già abbiamo raccontato in un nostro precedente articolo, il lavoro che sfrutta le potenzialità del digitale consente ai lavoratori di organizzare la propria vita lavorativa in maniera funzionale e conveniente, con un ottimo ritorno anche per le imprese che ritrovano così una forza lavoro più soddisfatta e quindi più produttiva, a vantaggio della redditività aziendale. Ad esempio, l’accesso online ai documenti che consente di lavorare efficientemente anche a distanza; l’utilizzo di software avanzati che facilita il lavoro; la disponibilità alla formazione online, sono tutti aspetti che migliorano il modo di lavorare e le possibilità di raggiungere ottimi risultati.
Le digital hard e soft skill
Ma per essere davvero digitalizzati e riuscire a competere sul mercato bisogna acquisire competenze tanto tecniche quanto personali. Come riporta la Direttrice Senior delle risorse umane di Linkedin, Wendy Murphy: “Entrambe le competenze (hard e soft skill) combinate sono estremamente importanti per fare passi avanti nel mondo digitale. Non sappiamo come sarà il futuro quindi avere persone che hanno la resilienza e la capacità di passare da una cosa all’altra con facilità e imparare costantemente per aiutare il progresso aziendale è immensamente importante”.
Le competenze hard sono quelle più specifiche e settoriali che cambiano per ogni professione, mentre le competenze soft sono per così dire universali, perché riguardano le abilità personali e comportamentali del singolo.
Quali sono allora le digital soft skill più importanti su cui investire in termini di tempo, impegno e investimento sia per le aziende che per i lavoratori? Abbiamo cercato di individuare le principali, anche se sappiamo che questo può solo essere una elenco in divenire, perché i modi di lavorare con la tecnologia sono inevitabilmente in continuo cambiamento.
1. Digital identity: si tratta della propria reputazione online; bisogna essere consapevoli che essere presenti online significa essere visibili e raggiungibili da chiunque; per questo bisogna curarla e saperla gestire al meglio.
2. Digital use: bisogna avere la capacità ed elasticità mentale di utilizzare dispositivi e sistemi sempre differenti e in continuo aggiornamento, nonché di trovare le giuste informazioni online, saperle osservare e valutare criticamente, per creare contenuti validi e credibili.
3. Digital safety e security: bisogna saper riconoscere i rischi connessi all’uso del digitale, come il cyberbullismo e la radicalizzazione, i pericoli di hacking, truffe o malware e conoscere i modi adatti per proteggersi.
4. Digital emotional intelligence: bisogna saper sviluppare l’empatia digitale, ovvero quell’intelligenza emotiva che permette di approcciarsi agli altri e costruire delle relazioni umane anche dietro uno schermo.
5. Digital communication: bisogna essere capacità di comunicare, collaborare e farsi capire attraverso i media digitali utilizzando la netiquette più adatta nei diversi contesti, da quello lavorativo a quello che riguarda il contatto con i clienti.
Professioni digitali: infinite possibilità
Nel prossimo futuro il mercato del lavoro chiederà sempre di più maggiori competenze in ambito digitale quali fattori distintivi sia per le aziende che per i professionisti che vorranno stare un passo avanti rispetto ai propri concorrenti.
Ma già oggi, grazie anche allo sviluppo crescente della digital economy, il numero di professioni digitali è in forte aumento, parallelamente alla crescita dei lavoratori freelance: un fenomeno sociale che coinvolge soprattutto i giovani che grazie all’avanzamento della tecnologia e alla modernizzazione dei modelli lavorativi hanno sempre più voglia di costruirsi un futuro lavorativo autonomo e appagante, potendo scegliere di lavorare secondo le proprie regole, i propri orari e nel luogo di lavoro che più gli conviene, come infatti già fanno moltissimi digital nomad.
Secondo una ricerca di Upwork (piattaforma per la ricerca di lavoro per freelancer) nei prossimi 10 anni la percentuale di team che lavoreranno in remoto salirà al 73%. Inoltre Forbes recentemente ha pubblicato un articolo che elenca 55 tipologie di professioni digitali che possono essere facilmente avviate in maniera autonoma a seguito di un’adeguata preparazione; vi riportiamo qui alcuni degli esempi: insegnamento online, copywriting, ghostwriting, traduzioni, web design, social media marketing, foto e video editing, programmazione, SEO.
Diventare uno specialista in questi ambiti, sapersi muovere nel mondo online per ottenere visibilità, fare networking e entrare a far parte di community online può aprire le porte ad un modo di vivere e lavorare innovativo, redditizio e dall’alto valore esperienziale. Non perdere quest’occasione e accresci le tue competenze!
About The Author: Giulia Palmeri
Ciao, sono Giulia, un’instancabile sportiva sempre davanti ai fornelli. Uh?
Sì, la mia giornata è fatta di tanto sport e cucina (preferibilmente con ingredienti bio e a km 0, ma questa è un’altra storia).
Ma poi, tra una nuotata, una lasagna al pesto di pistacchio e una sessione di Yoga, mi diletto anche a fare la markettara. Già, perché a me no che non mi riscopra Federica Pellegrini o Cristina Bowerman, con lo sport e la cucina amatoriale non ci si pagano le bollette.
Nel mio tempo libero infatti ho anche studiato e nel giro di qualche anno sono diventata una Digital Marketing Specialist. In sostanza pianifico strategie, scrivo contenuti e gestisco budget per attività di marketing online, con la stessa attenzione maniacale ai dettagli che ha un sarto quando cuce un vestito.
Non amo prendermi troppo sul serio, però in quello che faccio cerco di dare il meglio di me, tenendomi aggiornata per imparare ogni giorno qualcosa di nuovo.
Sono socievole, solare e amo il lavoro di squadra, ma se becco qualcuno a sbagliare una regola di grammatica non possiamo essere amici.
Come definirmi allora? Be’, con una reinterpretazione personale delle famose 4 P (il buon Porter mi scuserà): preparata, puntigliosa, pragmatica e palermitana.
More posts by Giulia Palmeri