L’affitto di uno spazio di coworking sta diventando sempre di più l’alternativa al lavoro in ufficio o da casa preferita da professionisti e aziende
Negli ultimi anni, anche in Italia, sempre più spesso gli spazi di lavoro innovativi come i coworking vengono scelti come alternativa all’uso degli uffici tradizionali. I coworking offrono delle soluzioni lavorative indubbiamente vantaggiose sia per i freelancer che per le imprese. Infatti permettono uno stile di lavoro molto più flessibile ed economicamente più sostenibile, soprattutto per chi lavora come libero professionista o per chi ha appena avviato la propria attività imprenditoriale con una start-up.
Perché scegliere di lavorare in un coworking
1. Ogni euro risparmiato è un euro in più guadagnato
L’affitto di uno spazio all’interno di un coworking richiede una spesa mensile molto più contenuta rispetto a un ufficio tradizionale; questo è possibile perché l’idea che sta alla base di un coworking è quella della condivisione. Un coworking infatti è uno spazio di lavoro condiviso in cui diverse figure professionali si trovano a svolgere le proprie attività condividendo, appunto, spazi, strumenti e tecnologie. In questo modo i costi di mantenimento si abbattono notevolmente, consentendo ai singoli lavoratori un risparmio consistente.
2. Una soluzione per tutti
Come dicevamo, i vantaggi offerti dai coworking sono diversi e non a caso abbiamo nominato la flessibilità. I coworking, come spazi di lavoro innovativi, sono pensati per permettere a ognuno di scegliere di volta in volta l’assetto lavorativo che più gli conviene e gli è utile. Può capitare per esempio di avere bisogno occasionalmente o periodicamente di uno spazio più ampio per i meeting come una sala riunione o di una stanza privata per incontrare un cliente. Così come possono esserci lavoratori che preferiscono affittare uno spazio in un coworking solo una volta ogni tanto. E ancora può esserci chi ha sempre bisogno di utilizzare determinati asset tecnologici (ad esempio software di grafica o stampanti), chi mai e chi solo qualche volta. Ognuna di queste esigenze e molte altre potranno essere soddisfatte scegliendo tra soluzioni e pacchetti diversi costruiti ad hoc per andare incontro alle necessità di tutti.
3. La parola d’ordine è collaborazione
All’interno di un coworking le opportunità di impare, conoscere, realizzare nuovi progetti si moltiplicano. Gli spazi di coworking infatti sono luoghi multidisciplinari in cui figure professionali con skills diverse e spesso complementari hanno la possibilità di incontrarsi, fare networking e condividere competenze ed esperienze. Possono così instaurarsi relazioni a partire dalla richiesta di un consiglio o di un parere, creando occasioni di collaborazione tra professionisti diversi o tra professionisti e aziende.
I coworking stimolano la produttività e la creatività
I coworking quindi offrono dei benefici considerevoli, tanto che secondo le stime dell’ultima Global Coworking Survey le persone che scelgono il coworking come spazio di lavoro a discapito dell’ufficio sono arrivate a 3 milioni.
Tra questi 3 milioni ci sono, innanzitutto, tutti i lavoratori autonomi che preferiscono affittare uno spazio di lavoro condiviso piuttosto che lavorare da casa ed è facile intuire il perché. All’interno di un coworking infatti non esiste monotonia o solitudine, ma anzi si respira un’aria piena di stimoli e creatività.
In secondo luogo, ci sono anche tutte le imprese, anche le più consolidate, che scelgono questa soluzione innovativa per abbattere i costi e per stimolare la produttività. Secondo la CNBC (Consumer News and Business Channel), negli ultimi due anni si è registrato un aumento del 90% nell’utilizzo aziendale di questi luoghi e tra queste cita aziende come Lenovo e American Cancer Society. Spesso infatti la staticità e la routine che caratterizza il lavoro in un ufficio tradizionale è fonte di scontentezza per i lavoratori, i quali si trovano a svolgere le proprie attività con una certa infelicità e appiattimento emotivo, compromettendo inevitabilmente la propria efficienza lavorativa. Adottando invece una cultura aziendale che sposi uno stile di lavoro innovativo e che incentivi l’interazione, la condivisione e la creatività, le aziende possono evitare i danni causati da una scarsa produttività da parte dei dipendenti; e non solo, in tal modo possono anche attrarre nuovi clienti e lavoratori grazie a una brand reputation che le annoveri tra le imprese innovatrici e attente al benessere dei collaboratori.
Dunque, la tendenza globale è quella di favorire l’utilizzo di spazi di lavoro innovativi, flessibili e funzionali, affinché diverse professionalità possano entrare in contatto e mescolarsi per creare team collaborativi unici.
Lo spazio di coworking di BeetCommunity è stato pensato per creare un’atmosfera ispirazionale che accompagni i lavoratori durante ore di lavoro; chi sceglie BeetCommunity entra a far parte di una community di professionisti e creativi che si fonda sul valore della condivisione di esperienze, idee e conoscenze. Dai uno sguardo ed entra a far parte del nostro gruppo Facebook BeetCommunity | Professionisti Connessi.
About The Author: Giulia Palmeri
Ciao, sono Giulia, un’instancabile sportiva sempre davanti ai fornelli. Uh?
Sì, la mia giornata è fatta di tanto sport e cucina (preferibilmente con ingredienti bio e a km 0, ma questa è un’altra storia).
Ma poi, tra una nuotata, una lasagna al pesto di pistacchio e una sessione di Yoga, mi diletto anche a fare la markettara. Già, perché a me no che non mi riscopra Federica Pellegrini o Cristina Bowerman, con lo sport e la cucina amatoriale non ci si pagano le bollette.
Nel mio tempo libero infatti ho anche studiato e nel giro di qualche anno sono diventata una Digital Marketing Specialist. In sostanza pianifico strategie, scrivo contenuti e gestisco budget per attività di marketing online, con la stessa attenzione maniacale ai dettagli che ha un sarto quando cuce un vestito.
Non amo prendermi troppo sul serio, però in quello che faccio cerco di dare il meglio di me, tenendomi aggiornata per imparare ogni giorno qualcosa di nuovo.
Sono socievole, solare e amo il lavoro di squadra, ma se becco qualcuno a sbagliare una regola di grammatica non possiamo essere amici.
Come definirmi allora? Be’, con una reinterpretazione personale delle famose 4 P (il buon Porter mi scuserà): preparata, puntigliosa, pragmatica e palermitana.
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